Il Consiglio dell’Ordine ha accolto le considerazioni emerse da parte di alcuni colleghi relativamente al ruolo del professionista che svolge attività di coordinamento delle diverse figure professionali (strutturisti, impiantisti, …) che intervengono nelle vari fasi dell’esecuzione dei lavori in ambito Superbonus.

In data 24 marzo ha pertanto ha deliberato di ritenere, per il calcolo della parcella, che gli interventi ammessi alla detrazione fiscale e che prevedono prestazioni di diversi professionisti (strutturisti, impiantisti, ecc.), vadano considerati e inseriti come prestazione di coordinamento tra le varie professionalità.

Inoltre, è stato deciso di inviare questa deliberazione alla RTP, in modo da integrare nelle “Linee Guida Superbonus – Determinazione Corrispettivo” il conteggio del compenso per lo svolgimento dell’attività di coordinamento, da considerare a tutti gli effetti una prestazione professionale.


Scarica la lettera inviata ad RTP 

Con Circolare n. 39 del 26.03.2021 il CNAPPC ha inoltre reso disponibile la versione aggiornata delle Linee Guida predisposte dalla RPT. 

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Come è noto il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 6 agosto 2020, previsto dalla Legge 17 luglio 2020 n. 77, nel definire il limite massimo delle agevolazioni previste per il Superbonus, per quanto attiene alle prestazioni tecniche, prevede che gli oneri per le prestazioni professionali connesse alla realizzazione degli interventi possano essere ammesse in detrazione secondo i valori massimi di cui al decreto del Ministro della Giustizia del 17 giugno 2016 (decreto parametri – opere pubbliche).

Per i professionisti che operano nel campo dell’edilizia si presenta una grande occasione che deve essere sfruttata nel migliore dei modi.

La norma introdotta non rappresenta una tariffa professionale e tantomeno un minimo inderogabile, ma consente ai professionisti, nell’attuale mancanza di riferimenti tariffari, la possibilità di essere ricompensati, in modo adeguato, in relazione alla propria professionalità.

E’ un occasione che deve essere sfruttata anche in chiave di recupero di dignità professionale; dignità che in questi ultimi anni è stata messa in discussione, da tanti nostri colleghi, con i numerosissimi casi di richieste di compensi, irrisori o addirittura nulli, per prestazioni professionali anche complesse.

Ci siamo fortemente battuti per la definizione di un “equo compenso” : ora l’occasione è propizia per non vanificare il nostro lavoro dando segnali negativi con richieste di compensi, per le attività professionali riferite al Superbonus, non confacenti ai parametri del citato decreto o, addirittura offrendo gratuitamente la nostra prestazione.

E’ l’occasione anche per dare un senso al nostro Codice Deontologico che punisce come comportamento anticoncorrenziale e grave infrazione deontologica la richiesta di un onorario con costi inferiori a quelli della loro produzione e di un importo tale da indurre il committente ad assumere una decisione sulla base di mera natura commerciale.

Il gruppo di lavoro della Rete delle Professioni ha elaborato delle Linee Giuda al Superbonus proponendo una serie di esempi sulla determinazione dei Corrispettivi e sulla struttura delle relative parcelle chiaramente con riferimento al DM del 17 giugno 2016.

E’ un lavoro certamente utile che può e deve essere preso a riferimento nella stesura della propria notula.