Un festival diffuso, un premio internazionale, le targhe a 21 edifici pubblici del secondo (il 30 marzo la prima all’ex Guardia di Finanza nella foto di Marco Introini) e Velonotte, il grande tour guidato in bicicletta aperto a tutti il 16 settembre. Consegnati anche i riconoscimenti per i 50 e più di attività professionale e i riconoscimenti ad honorem per la carriera a Teresa Arslan, Cesare Rota Nodari e Giorgio Zenoni

 

Sono stati presentati al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo i temi e gli eventi bergamaschi di LABB-Love Architettura Bergamo Brescia, il contributo degli architetti a Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. Nasce dalla collaborazione tra Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Bergamo, Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Brescia e Fondazione Architetti Bergamo per attivare un processo di promozione dell’architettura.

Presenti sono quindi stati i presidenti dei due Ordini Alessandra Boccalari (Bergamo) e Stefano Molgora (Brescia) e il presidente di Fondazione Architetti Bergamo Gianpaolo Gritti.

 

LABB-Love architettura Bergamo Brescia, un progetto per celebrare l’amore per l’architettura e il territorio

Punto di partenza del progetto e del suo programma sono le parole di Gio Ponti, che nel 1957, all’interno della sua “piccola architettura da tasca”, scriveva: “Amate l’Architettura per quel che di fantastico, avventuroso e solenne ha creato (…) Amatela per l’immensa gloriosa millenaria fatica umana che essa testimonia con le sue cattedrali, i suoi palazzi e le sue città, le sue case, le sue rovine” (Amate l’architettura. L’architettura è un cristallo, 1957).

È realizzato con il supporto di importanti istituzioni nazionali e internazionali: Politecnico di Milano, Università degli Studi di Bergamo, Università degli Studi di Brescia e, all’estero, Università di Porto (Portogallo).

Si tiene per 7 giorni, dal 22 al 28 maggio tra Bergamo e Brescia a giorni alternati con giornata conclusiva comune, con attività rivolte alla cittadinanza in cui sarà possibile approfondire e comprendere le trasformazioni urbane del recente passato, del presente e del futuro. Il 22, 24 e 26 maggio si svolgeranno a Bergamo.

 

Il Festival per Bergamo: 22, 24 e 26 maggio, il programma e i temi per il territorio

Il Palazzo dei Contratti e delle manifestazioni, l’ex chiesa di Sant’Agostino Aula Magna dell’Università degli Studi di Bergamo e i.lab Italcementi al Kilometro Rosso ospiteranno il 22, 24 e 26 maggio le giornate bergamasche di LABB. Il 28 maggio la giornata conclusiva svolgerà una sintesi della settimana e presenterà il premio internazionale ARCHITETTURALOVERS.

Il programma, co-curato in collaborazione con il Politecnico di Milano e l’Università degli Studi di Bergamo, svilupperà temi e approfondirà progetti guidati da tre direttrici: ereditare, conoscere, curare. È stato illustrato da Leyla Ciagà e Federico Deambrosis (Politecnico di Milano), Alessandra Ferrari (responsabile del Dipartimento Promozione della cultura architettonica, dell’architetto/a, eventi culturali e strumenti di comunicazione del Consiglio nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori) e Fulvio Adobati (Università degli Studi di Bergamo).

La prima giornata, il 22 maggio, è dedicata al tema dell’eredità del patrimonio architettonico contemporaneo. Si affronteranno i temi degli archivi documentali e del valore delle opere esistenti sul territorio, ragionando su quali strategie possano essere messe in campo al fine di valorizzarle e renderle comprensibili anche a un pubblico vasto e allargato.

Le due seguenti, il 24 e 26 maggio, sono dedicate alle MICRO e MACRO-trasformazioni della città e del territorio, di pianura e montano. Obiettivo: comprendere le modalità del cambiamento e le azioni di rigenerazione del recente passato, presenti e future direttamente dalle voci dei progettisti e degli attori coinvolti. Medesimo lo schema: il racconto e il dialogo su progetti di rigenerazione e momenti di partecipazione e confronto con la cittadinanza.

La dimensione MICRO, il 24 maggio, allargherà lo sguardo al territorio provinciale selezionando progetti dimensionalmente minimi ma dalle importanti capacità rigenerative, che coinvolgono piccole comunità, contro lo spopolamento con processi di valorizzazione degli abitanti e il riuso innovativo di parti di territorio.

Alla sera è previsto, un incontro con il poeta, scrittore e paesologo Franco Arminio, testimone attivo delle dinamiche che coinvolgono i piccoli borghi italiani, che dialogherà con il professor Renato Ferlinghetti.

La dimensione MACRO invece sarà l’oggetto della giornata del 26 maggio, che affronterà i temi inerenti la trasformazione della città pubblica dalle strategie generali di pianificazione fino ad affrontare nel concreto due macro trasformazioni importanti della città: da palazzetto dello sport alla nuova Galleria d’Arte Moderna dello studio trevigiano C+S Architetti (Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, da poco insigniti del premio Architetto Italiano dell’anno 2022 del Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori), dalla stazione al nuovo polo intermodale e di interscambio dello studio milanese Cino Zucchi Architetti-CZA.

Sullo sfondo ma sempre ben presente, un panorama internazionale di riferimento e confronto di buone pratiche e progetti virtuosi.

 

Il Premio internazionale ARCHITETTURALOVERS

Il 28 maggio Bergamo e Brescia chiudono la settimana del Festival e presentano il premio internazionale ARCHITETTURALOVERS, illustrato nelle modalità e finalità dai consiglieri Diego Ratti (Bergamo) e Aldo Maifreni (Brescia).

Aperto alla partecipazione di architetti e ingegneri di qualunque provenienza geografica, premierà progetti di sostituzione (demolizione e ricostruzione), conservazione e valorizzazione dell’esistente realizzati fino al 31 dicembre 2022. Il termine per la presentazione delle candidature è fissato in settembre, con premiazione a ottobre a Porto (Portogallo).

 

Le targhe a Bergamo: 21 edifici eccezionali dell’architettura pubblica del secondo Novecento

La collaborazione con il Politecnico di Milano ha selezionato per Bergamo e il suo territorio 21 edifici appartenenti al delicato patrimonio pubblico dell’architettura contemporanea da segnalare e fare conoscere con l’apposizione di una targa. Sono progettati da architetti come Giovanni Muzio, Pino Pizzigoni, Baran Ciagà, Giorgio Zenoni, Giuseppe Gambirasio, Vito Sonzogni e fanno parte della mappa studiata e disegnata dal portale regionale LombardiabeniCulturali.

Ogni edificio targato consentirà, attraverso un codice QR disegnato sulla targa, di accedere alla mappa geolocalizzata di tutti gli edifici e a una scheda aggiornata realizzata ad hoc illustrata dagli scatti dedicati realizzati dal fotografo di architettura Marco Introini.

A Bergamo città sono 14: Oratorio parrocchiale di San Sisto (Giovanni Muzio, 1945-54), il Centro parrocchiale del quartiere Celadina (Giuseppe Pizzigoni, 1953-57), l’Istituto Tecnico e Industriale Pietro Paleocapa (Giuseppe Pizzigoni con strutture di Alfredo Rocca, 1953-58), il Palazzo degli Uffici Comunali (Giovanni Muzio, 1954-57), il Palazzetto dello sport (Giancarlo Eynard e strutture di Luigi Bacci, 1959-62), il Ridotto del Teatro Donizetti (Giuseppe Pizzigoni, 1959-64) con ampliamento di Attilio Pizzigoni e strutture di Guido Dell’Acqua (1988-92), l’ex Guardia di Finanza (ex Istituto San Marco, Luigi Ghò con strutture di Aldo Favini e Domenico Deleidi, 1960-72), la Chiesa di San Sisto, parrocchiale del quartiere Colognola (Giovanni Muzio, 1961-66), la Chiesa di Santa Maria Immacolata, parrocchiale del quartiere Longuelo (Giuseppe Pizzigoni, 1961-65), il Seminario vescovile Giovanni XXIII (Vito Sonzogni e Giuseppe Pizzigoni, 1961-66), il Centro sportivo Italcementi (Carlo Ravizza con strutture di Carlo Sola, 1963-66), la Chiesa di San Gregorio Barbarigo, parrocchiale di Monterosso (Vito Sonzogni e strutture di Franco Brignoli, 1964-75), il Convento e chiesa di Sant’Antonio (Walter Barbero, Giuseppe Gambirasio, Giorgio Zenoni e strutture di Alessandro De Leo, 1969-70) e il Centro civico del quartiere Loreto (Giuseppe Gambirasio, Giorgio Zenoni e strutture di Studio Finazzi, 1975-77).

Nel territorio provinciale 7: il Cinema parrocchiale Eden a Stezzano (Giuseppe Pizzigoni, 1948-50), la Scuola elementare di Rota d’Imagna (Giuseppe Pizzigoni, 1956-60), il Santuario di Maria Santissima Regina a Zogno (Vito Sonzogni e strutture di Enzo Lauletta, 1958-66), il Municipio di Zandobbio (Giuseppe Pizzigoni, 1962-65), il Centro parrocchiale femminile di Ponte San Pietro (Luigi Prina, Elia Acerbis, Armen Manoukian, 1966-67), la Scuola Sorelle Cittadini a Curno (Baran Ciagà e Giuseppe Gambirasio e strutture Studio Finazzi, 1967-69) e la Scuola elementare a Ponteranica, ora Scuola di musica e del rumore (Franco Brignoli con strutture di Giovanni Bosi, 1978-83).

L’apposizione delle targhe inizia il 30 marzo con la posa della prima all’ex Guardia di Finanza a Bergamo (precedentemente Istituto San Marco). I successivi saranno il Palazzetto dello Sport (in procinto di diventare la nuova Gamec su progetto di C+S Architetti) e il complesso della piscina Italcementi.

 

LO SPIRITO DI LABB TUTTO L’ANNO

Velonotte a Bergamo il 16 settembre

Il fondatore Sergey Nikitin-Rimsky ha presentato Velonotte, il progetto no profit di scoperta del patrimonio urbano nato nel 1997 a Mosca che in estate LABB BG BS porterà anche a Bergamo. Un grande tour guidato in bicicletta e aperto a tutti condurrà alla scoperta della città e del suo patrimonio, promuovendo la conoscenza attiva del territorio e il trasporto lento e sostenibile e incentivando la costruzione di un senso di comunità.

Velonotte ha finora toccato 33 città, coinvolgendo 100.000 persone nel mondo. 3 sono state le città ospitanti in Italia: Roma, Milano e Verona. Bergamo il 16 settembre sarà la quarta italiana.

 

Alleanza Architettura, il fundraising per le attività di Fondazione Architetti Bergamo

Fondazione Architetti Bergamo lancia il programma di fundraising Alleanza Architettura per sostenere le attività di promozione e di ricerca di Fondazione Architetti Bergamo con ricadute su tutto il territorio bergamasco. Incontri, mostre, supporto a progetti di trasformazione mediata e partecipata di città e territori, pubblici dibattiti sui temi oggi al centro dell’agenda, il ruolo dei giovani, il continuo lavoro di creazione di reti con i principali attori del territorio e il confronto con l’Italia e con l’estero sono promossi per valorizzare l’architettura, il patrimonio e le trasformazioni virtuose all’interno del territorio bergamasco.

 

Le targhe agli architetti bergamaschi super-senior e il benvenuto ai giovani iscritti

La presentazione di LABB è stata l’occasione per celebrare gli architetti che in oltre 5 decenni di attività professionale hanno trasformato materialmente il territorio bergamasco attraverso progetti di ogni tipologia e dimensione.

L’Ordine degli Architetti PPC di Bergamo ha premiato con la consegna di targhe gli architetti che hanno superato l’importante traguardo dei 50 anni di iscrizione all’Albo: Aiardo Agliardi (55 anni di iscrizione), Luigi Paolo Bellocchio (56), Gianfranco Caravita (53 anni), Miria Cassader (51 anni), Gianfranco Coppetti (52 anni), Sergio Crotti (59 anni), Vittorio Gandolfi (58 anni), Silvio Magni (53 anni), Franco Marsan (50 anni), Franco Mazza (59 anni), Giordano Pastorio (52 anni), Milena Salvi (52 anni), Arrigo Tognon (55 anni), Giuseppe Traversi (53 anni). I neo-iscritti sono stati salutati con un segno di benvenuto.

 

Teresa Arslan, Cesare Rota Nodari e Giorgio Zenoni: targhe ad honorem

La speciale attività di Cesare Rota Nodari, Giorgio Zenoni e Teresa Arslan è stata infine premiata con la consegna di targhe di iscrizione all’Albo ad honorem.