Il consigliere Stefano Rota partecipa al convegno “L’etica della terra. Per un nuovo modello di sviluppo”, 14° edizione di Sorella Terra che si tiene la mattina del 23 aprile presso l’auditorium Liceo Mascheroni promosso dal Centro di Etica Ambientale di Bergamo.

Negli anni ’40 del secolo scorso Aldo Leopold, un geniale scienziato e pensatore dei temi della natura, introdusse uno scenario particolarmente stimolante: l’umanità, il Pianeta abbisognano di una nuova rivoluzione etico-culturale, di una nuova etica di grande respiro, un respiro come cosmico. La chiamò “Etica della terra”.
Il termine può e deve essere oggi riproposto. Ammodernato, tuttavia, oltre quei confini tematici, dilatando l’etica oltre la traduzione che allora manteneva ancora una tonalità troppo antropocentrica, senza, per es., la dovuta attenzione alla dignità del mondo animale.
Il bene della terra è e deve essere inteso come bene di tutto il Pianeta, dove il Pianeta, la Terra, sia pensato e colto come “olos”, come un tutto vivente. Come unità di diverse forme di vita: vegetale, animale, umana.
Con Papa Francesco l’etica del rispetto della Terra è stata ammodernata e arricchita anche come legame cosmico.
Negli otto anni trascorsi dalla pubblicazione dell’Enciclica “Laudato si’”, la situazione si è fatta sempre più impegnativa, tanto da indurre Papa Francesco, con l’Esortazione Apostolica “Laudate Deum”, ad invitare “tutte le persone di buona volontà”, ad intraprendere un “percorso di riconciliazione con il mondo”, fondato sul riconoscere che “la vita umana è incomprensibile e insostenibile senza le altre creature” con cui “formiamo una sorta di famiglia universale”.”