Si riportano a seguito alcune informazioni relative alle azioni adottate dal presente Consiglio.

COMUNICAZIONI ISTITUZIONALI

 

REPORT PRESENZE IN CONSIGLIO
Si riporta a seguito un prospetto sintetico delle presenze in consiglio dell’ultimo anno da Luglio 2010 a Luglio 2011. Sono stati convocati complessivamente 28 Consigli con cadenza quindicinale, di cui 7 dedicati in modo esclusivo all’istruttoria di esposti disciplinari.
CONSIGLIERI PRESENZE ASSENZE
BELLONI PAOLO PRESIDENTE 28 0
CAPITANIO REMO SEGRETARIO 27 0
  • Si precisa che il Consigliere Fabio Corna in qualità di architetto Iunior non ha partecipato alle sedute di consiglio dedicate all’istruttoria di provvedimenti disciplinari in quanto non consentito dal regolamento nazionale.
  • Dall’inizio del mandato il Consiglio è stato convocato in 46 occasioni indicativamente ogni due settimane con cadenza regolare avendo individuato per ogni semestre una giornata della settimana dedicata a consigli e riunioni operative. A questi si devono aggiungere altri 8 consigli dedicati ala trattazione di provvedimenti disciplinari la cui istruttoria è per norma secretata
  • Sono state attuate 76 delibere nel 2009
  • 206 delibere nel 2010
  • 125 delibere nel 2011
  • Le delibere sono sempre avvenute a larga maggioranza dei consiglieri presenti. In molti casi con votazioni all’unanimità o con il voto contrario o astensione di uno o due consiglieri a dimostrazione di una generale condivisione e comunità di intenti nella conduzione del Consiglio e delle attività svolte.
SETTEMBRE-RIPARTIAMO RIPENSANDO AL NOSTRO RUOLO - DL 138 13/08/2011

Settembre è per tutti epoca di buoni propositi. E’ il momento nel quale si riparte con progetti e nuovi obiettivi. I mesi di Giugno e di Luglio sono stati animati dalle notizie con le quali il governo, il nostro come quello della maggior parte degli stati europei, ha messo mano a provvedimenti in grado di contenere la situazione di particolare contingenza che non ha riguardato solo la sfera economica ma anche il ruolo e la funzione di alcune istituzioni pubbliche. Le leggi delle borse internazionali stanno mettendo a dura prova un modello europeo costruito nel corso della storia e consolidatosi nel corso del ‘900 garantendo una diffusa, seppur perfettibile, equità sociale.

Anche gli ordini professionali sono stati direttamente interessati dalla manovra economica estiva. In bilico tra chi auspica un liberismo senza regole che ne prevederebbe l’abolizione, con l’equiparazione della libera professione a quella di una qualsiasi attività di tipo economico spogliando la libera professione dalla dimensione intellettuale, culturale e deontologica, e chi crede ancora che il ruolo di un professionista non si possa appiattire a quello di fornitore di un semplice servizio professionale e ritiene che quasi tre milioni di professionisti non possono essere lasciati allo sbaraglio privi di qualsiasi struttura di rappresentanza e tutela.

Certo è che gli ordini professionali, costituitisi nel 1925, hanno la necessità di modernizzarsi rimettendo in discussione la loro natura di strutture parastatali in quanto emanazioni del Ministero di Giustizia, hanno necessità di rafforzare il proprio ruolo di servizio alla professione e di tutela della dignità professionali anche attraverso un approccio equilibrato di tutela dei propri iscritti e dei committenti ai quali i servizi sono rivolti.

La massificazione della libera professione rappresenta un importantissimo risultato per una società che ha voluto un accesso non elitario alle professioni intellettuali ma ha anche contribuito ad un appiattimento del ruolo dell’architetto nella società. Sembra peraltro decisamente non risolto il tema del riconoscimento meritocratico se un istituto di assoluta credibilità come l’Università Bocconi decide di dedicare un convegno al tema delle “Dinastie Professionali” divulgando statistiche nazionali che mettono in evidenza un anomalo ed eccessivamente diffuso “passaggio di consegne” familiare sia in ambito della libera professione oltre che in quello noto dell’insegnamento universitario.

La confusione cronica relativamente alle competenze professionali dei vari professionisti che operano nel settore dell’edilizia, della pianificazione, del paesaggio, del design e dell’arredamento o della tutela dei beni architettonici e culturali rappresentano oggi un tema non più prorogabile per restituire la professionalità e la credibilità che determinate tematiche meritano nell’interesse comune. Certa frammentazione dei percorsi formativi e la necessità di un costante aggiornamento in un settore animato da costanti e a volte schizofreniche innovazioni tecnologiche e normative portano il tema della formazione al centro del rilancio del ruolo dell’architetto.

Il riconoscimento della professionalità femminile deve recuperare ancora molto terreno se comparato alla situazione della maggior parte dei paesi europei.

Nella condizione di austerità economica, le amministrazioni pubblicche sembrano impossibilitate a recuperare in modo consapevole il proprio ruolo di gestione e di progettazione, intesa come capacità di determinare prospettive di sviluppo futuro, che siano il risultato di un obiettivo voluto e stanno rinunciando a tale ruolo delegando troppo spesso alla sola iniziativa privata con soluzioni che appaiono spesso eccessivamente semplicistiche, facili scorciatoie per evitare una burocrazia oggettivamente spesso asfissiante.

Si tratta spesso di problematiche di livello nazionale per le quali un singolo ordine può avere scarsa, ma non nulla, voce in capitolo. Queste tematiche non possono essere certamente assunte quali alibi per gli insuccessi e le difficoltà che la quotidianità del nostro operare ci impone. Rispetto a questi temi ed in questo momento non ci rimane altro rimedio che affrontare con serietà, professionalità, correttezza e con doveroso pragmatismo il nostro lavoro con la consapevolezza del valore e della forza delle idee che sono necessarie ogni giorno per fornire le risposte più adeguate ai problemi che ci vengono sottoposti e per reinventare una professione in continua evoluzione.

Il Presidente
Paolo Belloni

Il Decreto legge 138 del 13 Agosto 2011, ancora oggi in fase di discussione e passibile di possibili aggiornamenti ha introdotto alcuni articoli che riguardano in modo diretto il funzionamento degli ordini professionali. Nonostante sia oggettivamente difficile comprendere il legame tra le nuove norme previste e la necessità di risanare i conti del paese e le casse dello stato si riprendono sinteticamente le tematiche introdotte che ci interessano da vicino.

Innanzitutto l’art. 31 riconferma, cosa fondamentale, l’esistenza degli ordini professionali non inserendoli nell’elenco dei numerosi enti che vengono aboliti.

L’ART. 3 Del TITOLO II – “Liberalizzazioni, privatizzazioni ed altre misure per favorire lo sviluppo (Abrogazione delle indebite restrizioni all’accesso e all’esercizio delle professioni e delle attività economiche) è quello che ci riguarda in modo più significativo. Si riporta il testo completo di tale articolo che nella versione finale non dovrebbe subire significativi cambiamenti. 

Art.3 comma 5

Fermo restando l’esame di Stato di cui all’art. 33 comma 5 della Costituzione per l’accesso alle professioni regolamentate, gli ordinamenti professionali devono garantire che l’esercizio dell’attività risponda senza eccezioni ai principi di libera concorrenza, alla presenza diffusa dei professionisti su tutto il territorio nazionale, alla differenziazione e pluralità di offerta che garantisca l’effettiva possibilità di scelta degli utenti nell’ambito della più ampia informazione relativamente ai servizi offerti. Gli ordinamenti professionali dovranno essere riformati entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto per recepire i seguenti principi:

a) l’accesso alla professione è libero e il suo esercizio è fondato e ordinato sull’autonomia e sull’indipendenza di giudizio, intellettuale e tecnica, del professionista. La limitazione, in forza di una disposizione di legge, del numero di persone che sono titolate ad esercitare una certa professione i tutto il territorio dello Stato o in una certa area geografica, è consentita unicamente laddove essa risponda a ragioni di interesse pubblico e non introduca una discriminazione diretta o indiretta basata sulla nazionalità o, in caso di esercizio dell’attività in forma societaria, della sede legale della società professionale,

b) previsione dell’obbligo per il professionista di seguire percorsi di formazione continua permanente predisposti sulla base di appositi regolamenti emanati dai consigli nazionali. La violazione dell’obbligo di formazione continua determina un illecito disciplinare e come tale è sanzionato sulla base di quanto stabilito dall’ordinamento professionale che dovrà integrare tale previsione;

c) la disciplina del tirocinio per l’accesso alla professione deve conformarsi a criteri che garantiscano l’effettivo svolgimento dell’attività formativa e il suo adeguamento costante all’esigenza di assicurare il miglior esercizio della professione. Al tirocinante dovrà essere corrisposto un equo compenso di natura indennitaria, commisurato al suo concreto apporto. Al fine di accelerare l’accesso al mondo del lavoro, la durata del tirocinio non potrà essere complessivamente superiore a tre anni e potrà essere svolto, in presenza di una apposita convenzione quadro stipulata fra i Consigli Nazionali e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, in concomitanza al corso di studio per il conseguimento della laurea di primo livello o della laurea magistrale o specialistica;

d) il compenso spettante al professionista è pattuito per iscritto all’atto del conferimento dell’incarico professionale prendendo come riferimento le tariffe professionali. E’ ammessa la pattuizione dei compensi anche in deroga alle tariffe. Il professionista è tenuto, nel rispetto del principio di trasparenza, a rendere noto al cliente il livello della complessità dell’incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell’incarico. In caso di mancata determinazione consensuale del compenso, quando il committente un ente pubblico, in caso di liquidazione giudiziale dei compensi, ovvero nei casi in cui la prestazione professionale è resa nell’interesse dei terzi si applicano le tariffe professionali stabilite con decreto dal Ministro della Giustizia;

e) a tutela del cliente, il professionista è tenuto a stipulare idonea assicurazione per i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività professionale. Il professionista deve rendere noti al cliente, al momentodell’assunzione dell’incarico, gli estremi della polizza stipulata per la responsabilità professionale eil relativo massimale. Le condizioni generali delle polizze assicurative di cui al presente commapossono essere negoziate, in convenzione con i propri iscritti, dai Consigli Nazionali e dagli entiprevidenziali dei professionisti;

f) gli ordinamenti professionali dovranno prevedere l’istituzione di organi a livello territoriale,diversi da quelli aventi funzioni amministrative, ai quali sono specificamente affidate l’istruzione e la decisione delle questioni disciplinari e di un organo nazionale di disciplina. La carica di consigliere dell’Ordine territoriale o di consigliere nazionale è incompatibile con quella di membro dei consigli di disciplina nazionali e territoriali.

g) La pubblicità informativa, con ogni mezzo, avente ad oggetto l’attività professionale, le specializzazioni ed i titoli professionali posseduti, la struttura dello studio ed i compensi delle prestazioni, è libera. Le informazioni devono essere trasparenti, veritiere, corrette e non devono essere equivoche, ingannevoli, denigratorie.

BILANCIO DI METÀ MANDATO E CONFERMA CARICHE ISTITUZIONALI

Nelmese di Luglio, a due anni dalla propria elezione, il Consiglio incarica ha effettuato una verifica intermedia ripercorrendo i 25obiettivi sui quali si era impegnato ad inizio mandato. In sede dielezione. In qualità di candidato presidente avevo proposto dirappresentare la lista con l’impegno, in caso divittoria, di rimettere a metà mandato la propria conferma nelledecisioni del Consiglio

Analogamente a quanto proposto, anche le altre cariche istituzionali e ireferenti dei singoli gruppi di lavoro hanno assunto l’impegno dirimettere al Consiglio il proprio mandato quale momento diverifica del proprio operato

Il bilancio di metà mandato non è stato solo un atto dovuto per tenerefede a quanto promesso ma ha costituito un momento di verificainterna di valutazione sulle modalità con le quali il Consiglio halavorato e con le quali le cariche istituzionali hanno svolto il loroincarico di fiducia.

Ritengo opportuno ripercorrere e ricordare sinteticamente alcuni passaggi delprogetto strategico proposto, gli impegni assunti e una breve sintesidell’operato del Consiglio.

Ne risulta un quadro che è troppo semplice definire di grandesoddisfazione e gratificazione per tutto il Consiglio ma che nonvuole essere uno strumento di compiacimento ma semmai un risultatoche impone la necessità di formulare ed imporre nuovi obiettivi. 

Ad inizio mandato era stato proposto un “PROGRAMMA CONCRETO EVERIFICABILE” nei risultati ottenuti. Il programma sistrutturava su 25 obiettivi principali che vengono di seguitointegralmente riportati:

La maggioranza dei consiglieri, ad inizio mandato, ha confermatol’impegno:

  1. “Aapprovareentro fine anno il nuovo Regolamentodi gestionedell’Ordine,oggi mancante, previa proposta del Consiglio datrasmettere a tutti gli scritti e da approvarsi in appositaAssemblea, definendo tra l’altro competenze e modalità di lavorodelle diverse Commissioni, in primis della CommissioneParcelle,nonché i criteri per l’individuazione delle terne di nominativi aisensi delle leggi la nomina di rappresentanti nelle giurie diconcorso, nei rapporti con gli Enti locali, regionali, nazionali edinternazionali, ecc.”Questoimpegno è stato mantenuto essendosi dotato il Consiglio di unregolamento approvato dall’Assemblea nel Gennaio 2010 esuccessivamente migliorato, dopo una prima fase di rodaggio, a Luglio2010.
  2. “Ainstauraree mantenere rapportiufficiali e abituali con le Istituzioni pubbliche nonché dicollaborazione congli altri Ordinie Categorie professionali e culturali.”Sonostati mantenuti contatti con le principali istituzioni e con glialtri ordini professionali e associazioni di categoria. Si evidenziain particolare la costruttiva collaborazione con l’Ordine degliIngegneri con il quale sono stati attivati alcuni gruppi di lavorointerprofessionali, con l’ANCE, con alcuni altri ordiniprofessionali (Agronomi e Geologi), con le istituzioni cittadine eprovinciali, con il Politecnico di Milano riattivando lacollaborazione ed il sostegno alla PHD Summer School e con numerosealtre realtà che operano in settori di interesse per la categoria.Questa importante azione iniziata in questi primi due anni devecontinuare ed essere possibilmente ulteriormente migliorata.
  3. “Aapprovareil Bilanciodell’Ordineentro il mese di marzo di ogni anno, depositandone preventivamentecopia in Segreteria a disposizione degli iscritti, almeno unasettimana prima dell’Assemblea.”Siaper il 2010 che per il 2011 il bilancio è stato approvatodall’Assemblea entro il mese di Marzo. In particolare nel 2011 ilbilancio è stato approvato all’unanimità dei presenti.
  4. “Aprogrammarealmeno un’Assembleaall’anno, oltre a quella del Bilancio, di rendiconto e divalutazione del lavoro svolto dal Consiglio. “Questo è stato fatto nel 2009 con un primo invito a tutti i candidati chesi erano presentati alle elezioni in un incontro aperto presso lasede dell’Ordine. E’ stato fatto nel 2010 con l’assemblea diapprovazione del nuovo regolamento dell’Ordine. E’ già statofatto nel 2011 con un incontro aperto a tutti gli iscritti dal titolo“L’Ordine dovrebbe fare….” E non si esclude che si possaorganizzare un’ulteriore assemblea entro la fine dell’anno.
  5. “Apubblicaresul sitol’Ordine del Giorno di ogni riunione del Consiglio e ad esporre unacopia cartacea in pubblica visione presso la Segreteria.”
  6. “Apubblicare sul sitosintetica notizia delle principali decisioniassunte dal Consiglioe dal Presidente, dopo ogni seduta”.Perquanto riguarda l’ordine del giorno lo stesso è sempre statoredatto ed inviato nei tempi conformi a quanto indicato nelregolamento essendo poi disponibile in visione presso la segreteriadell’Ordine.
    Nonè invece avvenuta la pubblicazione sul sito dell’ordine del giornoe delle delibere. In considerazione dell’elevato numero di consiglie delibere legate all’intensa attività del Consiglio larealizzazione di questa pubblicazione è apparsa di più difficilerealizzazione rispetto a quanto inizialmente previsto. E’ comunquepresente e consultabile presso l’Ordine il fascicolo completo ditutte le delibere ed è già stato pubblicato sul sito un documentodi sintesi di quanto deliberato dal consiglio in ogni seduta.
  7. “Acomunicarealmeno semestralmente il numero dei provvedimenti disciplinarigiacenti, in corso d’istruttoria e conclusi, nel rispettodella legge sulla privacy”.E’stato relazionato in più occasioni, ed in particolare in occasionedelle assemblee, in merito all’elevato numero (più di 130)giacenti negli armadi dell’Ordine al momento dell’insediamentodel nuovo consiglio ed un aggiornamento in merito all’istruttoriadei casi. Anche questo punto del programma risulta attuato e incostante e regolare fase di attuazione.
  8. “Afavorireforme di partecipazione degli Iscritti con la costituzione diCommissionio Gruppi di lavoro,anche esterni al Consiglio, con precisi mandati, responsabili etermini di consegna dei lavori.”Anchequesto punto è stato affrontato da subito con la costituzione di 7Gruppi di lavoro ai quali nel tempo se ne sono aggiunti altriinizialmente forma di sottogruppi (energia, barriere architettoniche,sicurezza….) per costituirsi recentemente in veri e propri gruppidi lavoro più autonomi. Si evidenzia inoltre la costituzione digruppi di lavoro interprofessionali d’intesa con l’ordine degliIngegneri, la costituzione del gruppo Archidonne e la volontà dicostituire un gruppo di lavoro dedicato in modo specifico al“Pubblico Impiego”. Si evidenzia inoltre la partecipazione adalcuni gruppi di lavoro costituiti in seno alla Consulta Regionale.Il Coinvolgimento degli iscritti ha subito nei vari gruppi alcunedefezioni ed alcuni nuovi ingressi. Può essere prevista per alcunigruppi di lavoro un’azione di rilancio che favorisca una più ampiapartecipazione.
  9. “Asostenere, in base al principio di sussidiarietà, col proprio patrocinio epossibilmente, anche con il contributo, tutte le iniziativepromosse dagli Iscrittidi significativa valenza culturale e di aggiornamento professionaleche facilitino la conoscenzatra Architetti e degli Architetti.”E’stata effettuata un’intensa azione di patrocinio di numeroseiniziative. Anche in questo caso l’adozione del regolamento haaiutato ad una più chiara regolamentazione delle modalità dicoinvolgimento dell’Ordine nelle singole iniziative. Tutte leiniziative di carattere tecnico e culturale prive di connotazioni dicarattere commerciale hanno avuto la concessione gratuita delpatrocinio dell’Ordine. Maggiore difficoltà è stata riscontratain relazione alle iniziative aventi anche una componente commercialeseppur di interesse tecnico per gli iscritti. Le molteplici sfumaturee risvolti delle singole iniziative non sempre ha consentito unainterpretazione chiara e lineare del regolamento.
  10. “Atrasmetterea tutte le istituzioni strumenti operativi finalizzati ad incentivarela metodologia del concorsocome metodo di accesso meritocratico dei giovani all’acquisizionedi incarichi”E’stata svolta una costante azione su questo aspetto. Le principaliazioni hanno riguardato nel 2010 l’invio di una lettera disensibilizzazione a tutte le amministrazioni e l’organizzazione diuno specifico convegno sul tema. E’ stato svolto un costante lavorodi monitoraggio e supporto alle amministrazioni per la redazione dibandi di affidamento e di concorso. I risultati raccolti, anche allaluce della stagnante situazione degli appalti pubblici, èsicuramente al di sotto delle aspettative iniziali ma si puòaffermare la presenza di segnali di maggiore interesse nei confrontidi queste tematiche.E’recentemente stato sottoscritto un accordo con ANCE per lapromozione di concorsi attuabili da operatori privati. E’ statasottoscritta in sede di CNA da parte dell’OAB la proposta diiniziativa popolare promossa dal sole 24 ore che prevede l’obbligodi organizzazione di concorsi come procedura per la realizzazione diopere pubbliche ed è stato attivato, con attiva partecipazionedell’OAB, un osservatorio concorsi presso la Consulta Regionale chepotrà costituire un ulteriore servizio a supporto e a divulgazionedella metodologia dei concorsi. tema
  11. “Amonitorareil sistema di assegnazione degli incarichi al fine di tutelarela dignità professionalee il corretto equilibrio tra qualità della prestazione ed entitàdell’onorario”Sitratta di un aspetto non attuato, se non in modo puntuale edoccasionale ma si è riscontrata la reale difficoltà ad attuarequesto monitoraggio con le risorse e mezzi attualmente adisposizione. L’Ordine di Bergamo è però stato incluso in unarosa di soli altri 11 ordini provinciali su scala nazionale cheparteciperanno ad un indagine condotta dal CRESME sullo stato dellaprofessione. All’interno di questo studio verranno affrontati,seppur su base statistica, tematiche relative alla rilevazione didati che riguardano anche le modalità di affidamento degliincarichi.
  12. “Atrasformareil sitoon-line dell’Ordinein uno strumento indispensabile per il proprio lavoro e che possadiventare davvero una nuova Casadegli Architetti,un luogo virtuale nel quale trovare servizi, aggiornamenti,iniziative e nella quale conoscersi, scambiarsi opinioni, produrrecultura.”E’stato svolto un importante lavoro di arricchimento del sito sia perquanto concerne la sua veste grafica sia per quanto concerne laquantità e qualità dei contenuti e dei servizi disponibili. Nonrappresenta per ora un luogo di dibattito e di “forum”.
  13. “Asupportarei canali di scambioe relazione tra giovani architetti a livello nazionaleed internazionale.”Nel2010 l’ordine di Bergamo ha aderito ad un’iniziativa coordinatadall’Ordine di Roma che ha consentito di assegnare una borsa distudio ad un giovane architetto per un’esperienza di lavoro inSpagna. Si stanno attivando iniziative per incrementare questatipologia di opportunità e relazioni in particolare incollaborazione con l’Ordine Architetti di Milano.
  14. “Aorganizzarealmeno un’iniziativaall’anno di elevato interesse scientifico e culturale per ladisciplina architettonica e di lustro per l’Ordine di questaProvincia”L’Organizzazionedei due eventi NotteOAB 2009 e 2010 hanno sicuramente costituitoiniziative in grado di fornire una risposta a questo obiettivo conl’ampia partecipazione di iscritti e di addetti ai lavori a variotitolo interessati alle tematiche dell’Architettura. Si ricordanoinoltre altre iniziative legate ai “Luoghi della Qualità” checon livelli di partecipazione più contenuta hanno costituitoiniziative di indubbio livello qualitativo per lo spessorescientifico dei relatori coinvolti.
  15. “Aistituireun premioannuale di architettura chevalorizzi le migliori opere realizzate sul territorio con sezionispecifiche tra cui: opera prima, giovani architetti, allestimenti e atesi di laurea o di ricerca”.Nel2010 è stata organizzata la prima edizione del PREMIO OAB diArchitettura che ha visto la partecipazione di oltre 100 progetti. E’stata stabilita una cadenza biennale anziché annuale e le sezioniattivate sono state per alcuni aspetti non totalmente allineate conquanto indicato nell’impegno elettorale ma è possibile confermareun significativo successo ed apprezzamento dell’iniziativa chepotrà eventualmente essere integrata e perfezionata nella prossimaedizione.
  16. “Acreare unabiblioteca/videotecae banca dati dell’ordine aperta agli iscritti”Contrariamentea quanto la lunga storia del nostro Ordine (50 anni dalla suacostituzione) potrebbe fare presupporre, è stata riscontrata lapresenza di una modestissima quantità di pubblicazioni, documentistorici e materiale di archivio. Grazie all’attivazione di unrapporto di collaborazione di “stage” attivato per la prima voltacon il Politecnico nel 2010, è stato svolto un primo lavoro dicensimento e catalogazione di quanto presente nella nostrabiblioteca. Deve ancora essere condotto un approfondito lavoro diraccolta materiale e archivio dati affinchè possano essere fruiticome servizio utile dagli iscritti.
  17. “Aistituirerapporti con imezzi di comunicazionepresenti sul territorio, incentivando l’interesse sulle tematichedell’architettura.”Il gruppo di lavoro comunicazione ha attivato una rete di contatti conla stampa locale (principalmente L’eco di Bergamo e Bergamonews) econ alcune riviste di settore di interesse provinciale(principalmente ARK, Qui Bergamo e A Casa) che hanno dato visibilitàall’operato dell’Ordine e costituito un ulteriore canale di comunicazione sull’Architettura.
  18. “A istituire un notiziario on-line di informazione a cadenza trimestrale sulle tematichedell’architettura con specifico riferimento alle opere realizzatesul nostro territorio”Per quanto concerne il notiziario on-line è stato istituito lo strumentodelle news che con cadenza quasi settimanale informano gli iscrittiin merito alle attività dell’ordine e in merito ad altreiniziative di interesse per la categoria. Per quanto riguarda lavalorizzazione delle opere realizzate sul territorio oltre al Premioè in fase di elaborazione un censimento che consenta di schedare imigliori edifici presenti in città e provincia.
  19. “A ridurre la quota di iscrizione annuale all’Albo ed a aggiornare annualmente l’elenco degliIscritti e relativi recapiti pubblicandoli sul sito dell’Ordine.”La quota di iscrizione è stata ridotta per il 2011 da 230 a 200 europer ogni iscritto. L’Albo è pubblicato sul sito e vieneperiodicamente aggiornato.
  20. “A non assumere incarichi retribuitiall’interno delle attività dell’Ordine e a delegare a colleghiesterni e qualificati su specifiche tematiche quali concorsi,commissioni, rappresentanze istituzionali.”Nessun consigliere ha assunto incarichi retribuiti nell’ambito delleattività relative al proprio mandato di consigliere.
  21. “A eliminare la tassa di prima iscrizione per i nuovi iscritti”E’stata eliminata la tassa aggiuntiva che era in vigore per i nuoviiscritti e la quota di prima iscrizione, dimezzata rispetto a quella“ordinaria” è stata parametrata in funzione del periodo diiscrizione nel corso dell’anno.
  22. “Aridurrei costidelle varie consulenze migliorandone la qualità e il senso diservizio agli iscritti.”E’stato eliminato il costo delle consulenze (di prima istruttoria) pergli iscritti.
  23. “Afavorireil liberoe gratuito accessoagli spazi dell’Ordine in occasione di eventi iniziative oassemblee anche in orari serali.”E’stato istituito lo “Spazio Autogestito” intesa come possibilitàper gli iscritti di proporre, in piena autonomia organizzativa, lapossibilità di avere a disposizione la sala assemblee dell’Ordineper presentazioni e mostre dei propri lavori di interesse per gliiscritti. Questa opportunità è di fatto poco utilizzata rendendosinecessaria l’attivazione di iniziative in grado di favorire unamaggiore partecipazione.
  24. “Agarantirel’aperturadella sede anche il sabatomattina”Nonè al momento stato possibile concretizzare questo obiettivo che èperò in fase di definizione per trovare un giusto equilibrio tra gliobiettivi del Consiglio e i rapporti contrattuali con le duedipendenti attualmente in forza all’Ordine
  25. “A favorire l’apertura di uffici dislocati in alcuni ambiti provincialidistanti dal centro cittadino per un supporto logistico eamministrativo agli architetti che operano in quei contesti.”Questo obiettivo appare di fatto non realizzabile e probabilmente nonstrettamente necessario ma è ipotizzabile l’attivazione di unosportello on-line che consenta di agevolare i servizi agli iscrittidella Provincia. Si conferma l’intenzione di riprendere larealizzazione di alcuni consigli “fuori sede” che permettano difavorire un incontro tra il consiglio, gli iscritti e le realtàlocali.

Il Presidente
Paolo Belloni

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