Data di pubblicazione articolo: 30.05.2023
Si è chiusa domenica 28 maggio la settimana bergamasca di LABB-Love Architettura Bergamo Brescia. Dal 22 maggio, 7 giorni di incontri, presentazioni e confronti promossi dall’Ordine degli Architetti PPC di Bergamo e Fondazione Architetti Bergamo in collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC di Brescia come contributo dell’architettura a Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.
Il vivace programma bergamasco ha sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi di Bergamo e il Consiglio Nazionale degli Architetti PPC le tre linee guida del progetto del festival ereditare, conoscere e curare.
Punto di partenza, le parole di Gio Ponti, che nel 1957, all’interno della sua “piccola architettura da tasca”, scriveva: “Amate l’Architettura per quel che di fantastico, avventuroso e solenne ha creato (…) Amatela per l’immensa gloriosa millenaria fatica umana che essa testimonia con le sue cattedrali, i suoi palazzi e le sue città, le sue case, le sue rovine” (Amate l’architettura. L’architettura è un cristallo, 1957).
LABB a Bergamo ha sviluppato confronti e dibattiti che hanno portato in città le istanze e il ruolo degli archivi e il valore dell’architettura moderna con i contributi di Eliana Garofalo, Leyla Ciagà, Federico Deambrosis, Maria Fratelli, Margherita Pellino e Giuseppe De Luca.
Ha parlato del grande potere di innesco della riqualificazione territoriale che possono avere le trasformazioni di piccola scala, presentando i progetti della Piazza del Sapere a Sovere, introdotto dalla sindaca Federica Cadei e presentato dal progettista Elio Moschini, e dell’Innovation Hub a Treviglio, di cui hanno parlato il committente Franco Jamoletti e Gianluca Gelmini (CN10 Architetti), ma anche del ruolo di esperienze come il progetto “Al tuo passo” di Claudia Losi, cammino tra Nembro e Lonno introdotto da Alessandra Pioselli, e le esplorazioni del territorio urbano alla ricerca di tracce di memoria portate avanti da Anna Chiara Cimoli. Le Terre Alte e i territori “minori” sono state al centro del partecipato incontro con Franco Arminio.
L’illustrazione dei progetti della nuova stazione ferroviaria da parte di Stefano Ceccotto (Net Engineering) e Cino Zucchi (CZA) e della nuova Gamec da parte di Alessandra Segantini (C+S architetti) sono stati al centro, insieme alle previsioni del nuovo PGT della città introdotte da Francesco Valesini, delle trasformazioni a macro scala.
Il 22 maggio il festival ha preso avvio con le targhe ai primi edifici del patrimonio dell’architettura contemporanea presenti sul territorio, selezionati con il Politecnico di Milano: il Centro sportivo Italcementi (Carlo Ravizza con strutture di Carlo Sola, 1963-66), l’ex Guardia di Finanza (precedentemente Istituto San Marco, progetto di Luigi Ghò con strutture di Aldo Favini e Domenico Deleidi, 1960-72) e il Palazzetto dello Sport (in procinto di diventare la nuova Gamec su progetto di C+S Architetti, originariamente progettato da Giancarlo Eynard con strutture di Luigi Bacci, 1959-62).
Secondo Alessandra Boccalari, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Bergamo, “siamo partiti dal tema di ereditare, conoscere e curare le città e i territori di Bergamo e Brescia convinti che solo conoscendo il valore delle architetture che abbiamo ereditato si può prendersene cura con la finalità di migliorare il mondo in cui viviamo. L’esperienza di LABB è stata molto intensa e di soddisfazione. Credo che si sia raggiunto l’obiettivo che ci eravamo proposti: il progetto di LABB non è terminato, ma continuerà con nuove iniziative”.
Il premio ArchitetturaLovers
La giornata conclusiva, il 28 maggio, ha visto il lancio del premio ArchitetturaLovers, che, promosso in collaborazione con l’Università di Porto, a partire dal 19 giugno raccoglierà best practice che nel mondo hanno lavorato realizzando interventi mirati alla cura della città, che siano stati in grado di innescare un processo di sviluppo urbano rigenerativo sotto il profilo sociale, economico, ambientale e culturale.
“Per noi” dice il presidente di Fondazione Architetti Bergamo Gianpaolo Gritti “il premio internazionale è un segno di continuità, di un lavoro iniziato nel 2019 con la celebrazione del 70° anniversario del Congresso Internazionale di Architettura Moderna (CIAM) che si tenne a Bergamo nel 1949. A questo evento abbiamo affiancato il progetto Grid Second Life, avviato in collaborazione con il Politecnico di Milano e con cui abbiamo raccolto 80 progetti provenienti da tutto il mondo. Ora, il premio è un’attività internazionale. Crediamo da sempre, è parte del DNA dei bergamaschi, che le attività di confronto con le occasioni convegnistiche debbano essere affiancate da sintesi, lasciando segni tangibili di ciò che facciamo”.
I prossimi appuntamenti, collaterali a LABB, propongono i due convegni di “Bergamo chiama Europa”: “Processi di trasformazione urbana” e “Processi di produzione dell’edilizia” (il 23 e il 30 giugno a Bergamo a Palazzo della Libertà). Il 24 giugno sarà celebrato anche in città il centenario di fondazione degli Ordini degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
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