Data di pubblicazione articolo: 10.10.2024

Prosegue la collaborazione tra la Fondazione, l’Ordine e l’associazione Il Cavaliere Giallo, che anticipa il fine settimana di visita alla 60° edizione della Biennale di Arte di Venezia con la consueta serata presso la sede dell’Ordine dedicata ad approfondire i temi della 60° edizione della più importante mostra d’arte al mondo.

La conferenza di preparazione alla visita si svolge il 22 ottobre dalle 18 alle 20: ospite è lo storico d’arte Giovanni Berera, introdotto dalla presidente dell’associazione Il Cavaliere Giallo Maria Teresa Azzola. 

Iscrizioni e cfp

Gli architetti partecipanti vedranno riconosciuti 2 cfp. Partecipazione gratuita.

 

Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere

Aperta al pubblico da sabato 20 aprile a domenica 24 novembre 2024, ai Giardini e all’Arsenale, la mostra ha titolo “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere” ed è curata da Adriano Pedrosa.

Il titolo è tratto da una serie di opere realizzate dal collettivo Claire Fontaine dal 2004: sculture al neon di diversi colori che riportano l’espressione “Stranieri ovunque” in più lingue, espressione a sua volta ripresa dal nome di un collettivo torinese che nei primi anni Duemila combatteva il razzismo e la xenofobia in Italia: Stranieri Ovunque.
Il contesto dell’opera è un mondo disseminato di guerre e crisi di varia natura legate al movimento delle persone attraverso nazioni, territori e confini. Si tratta di crisi che riflettono le insidie e i pericoli presentati da questioni di lingua, traduzione e nazionalità, e che a loro volta mettono in luce le differenze e le disparità governate da identità, nazionalità, razza, genere, sessualità, libertà e ricchezza. In questo panorama, l’espressione “Stranieri ovunque” assume diversi significati. In primo luogo, ovunque si vada e ovunque ci si trovi, si incontreranno sempre degli stranieri: sono/siamo ovunque. In secondo luogo, indipendentemente dal luogo in cui ci si trova, in realtà e nel profondo si è sempre stranieri.
La Mostra presenta 331 artisti e collettivi vissuti o che vivono in e tra 80 Paesi, inclusi Hong Kong, Palestina e Porto Rico, a testimonianza di come gli artisti da sempre viaggino e si spostino per i più svariati motivi. L’attenzione principale della Biennale Arte 2024 è quindi rivolta a quegli artisti che sono stranieri, immigrati, espatriati, diasporici, esiliati o rifugiati, in particolare a quelli che si muovono tra il Sud e il Nord del mondo.
L’italiano straniero, il portoghese estrangeiro, il francese étranger e lo spagnolo extranjero sono etimologicamente collegati rispettivamente strano, estranho, étrange e extraño, ovvero al concetto di “straniero”. Il primo significato della parola “queer” è “strano”, e quindi la Mostra si sviluppa e si concentra sulla produzione di altri soggetti correlati: l’artista queer, che si muove all’interno di diverse sessualità e generi, spesso perseguitato o messo al bando; l’artista outsider, che si trova ai margini del mondo dell’arte, proprio come l’artista autodidatta, l’artista folk e l’artista popular; e
l’artista indigeno, spesso trattato come straniero nella propria terra. L’opera di questi quattro soggetti è al centro del Nucleo Contemporaneo“.