Un posto lasciato “vuoto” per riempire le coscienze di consapevolezza. È il gesto simbolico che sostiene la campagna nazionale nata per ricordare ogni donna vittima della violenza maschile e per affermare, con forza, che questo non è un problema privato, ma culturale e sociale, che riguarda tutti.

L’Ordine e la Fondazione hanno aderito al progetto, convinti dell’importanza di mantenere viva l’attenzione su un fenomeno che continua a segnare in modo drammatico il nostro paese.

Ogni giorno, in Italia, tantissime donne subiscono violenza da parte degli uomini: fisica e psicologica, ma anche economica, sessuale o religiosa; molte vivono situazioni di persecuzione; troppe vengono assassinate. Le loro storie riempiono le pagine di cronaca, suscitano indignazione e dolore, ma spesso vengono dimenticate.

L’idea che sosteniamo è semplice e radicale: lasciare un posto occupato per ricordare una donna che avrebbe voluto, potuto e dovuto essere lì, ma che non può più farlo perché vittima di violenza.

Posto Occupato è un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società. Questo posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga“.

 

[Data di pubblicazione articolo: 24.11.2025]