Pietro Vincenzo Ambrosini, Alessandro Busana, Enrico Lunelli, tre dei sei partner del collettivo Campomarzio Giovane Talento dell’Architettura Italiana 2023 del Cnappc, proseguono il ciclo Racconti di Architettura, ospiti di Fondazione e Ordine con “Attraversare il vuoto” venerdì 17 maggio. L’incontro è previsto presso la sede di Passaggio Canonici Lateranensi a Bergamo ed è moderato da Michele Roda (Il Giornale dell’Architettura). Segue aperitivo.
Campomarzio è un collettivo multidisciplinare che unisce esperienze pratiche e teoriche nei campi dell’architettura, dell’urbanistica, della ricerca e della comunicazione visiva, per produrre progetti e strategie per clienti pubblici e privati.
Fondato nel 2012, è guidato da 6 partner: Pietro Vincenzo Ambrosini, Michele Andreatta, Alessandro Busana, Daniele Cappelletti, Enrico Lunelli e Teresa Pedretti. Forte della pluralità dei fondatori e delle loro diverse esperienze accademiche e professionali in ambito internazionale, conduce una progettazione che vuole coniugare innovazione e tradizione. Ha vinto numerosi concorsi di progettazione, ha partecipato alla 14° e alla 16° Biennale di Architettura di Venezia ed è stato insignito del Premio Giovane Talento dell’Architettura Italiana 2023. Ha collaborato con l’Università IUAV di Venezia e con il MIT di Boston e ha pubblicato saggi, ricerche teoriche e progetti sulle riviste San Rocco e Domus e per le case editrici Quodlibet, Lettera 22 e Feltrinelli.
In parallelo all’attività professionale Campomarzio lavora su libera iniziativa a ricerche, progetti e strategie riguardanti la città e la società con un costante spirito critico nei confronti dello spazio e della condizione urbana contemporanea, concentrando i propri sforzi per proporre una metodologia di lavoro tesa all’inclusione e alla collaborazione ed occupandosi di promuovere un dibattito sull’architettura e sulla città contemporanea.
Iscrizioni e cfp
Gli architetti partecipanti, in presenza, vedranno riconosciuti 2 cfp. Iscrizioni, gratuite, tramite piattaforma Eventbrite.