Si tiene a Brembate di Sopra, presso la sede della Fondazione Legler, il 2 settembre la presentazione di Armonie urbane: innovazione e creatività per esperienze comunitarie, nuovo progetto co-promosso da Fondazione Legler per la storia economica di Bergamo, dai comuni di Ponte San Pietro e Brembate di Sopra e coordinato e co-promosso da Fondazione Architetti Bergamo per trasformare e valorizzare gli spazi aperti urbani della Fondazione Legler attraverso un approccio partecipativo e inclusivo.

Si articolerà lungo due anni attraverso quattro workshop che coinvolgeranno i cittadini e la comunità, studenti, artisti, architetti e designer nella progettazione di interventi temporanei e leggeri. Le attività saranno coordinate da quattro giovani realtà molto attive nel panorama italiano contemporaneo: lo studio Vacuum Atelier (Bergamo), l’associazione La Rivoluzione delle Seppie (Amantea, Cosenza), l’associazione Camposaz (Trento) e l’associazione Manifattura Urbana (Parma).

I saluti di Angelo Martinelli (consigliere delegato Fondazione Legler), Matteo Macoli (sindaco Comune di Ponte San Pietro) e Tiziano Ravasio (sindaco Comune di Brembate di Sopra) precedono l’introduzione di Giuseppe De Luca (responsabile scientifico Fondazione Legler) con la presentazione del progetto e gli interventi illustrativi dei quattro workshop moderati da Gianpaolo Gritti (presidente Fondazione Architetti Bergamo).

Partecipazione e cfp

La partecipazione è aperta a gratuita e conferisce 2 cfp agli architetti.

 

I quattro workshop

  • RERERE Lab, con Vacuum Atelier (2024). Si concentrerà sulla trasformazione di oggetti di scarto in nuovi elementi di arredo urbano, articolato in un laboratorio di ricerca a cui si affiancano le tre conferenze di Officina82, Parasite 2.0 e Riccardo Blumer.
  • Spontanee e Memoria: raccolta e esposizione di piante del territorio, con associazione La Rivoluzione delle Seppie (prima parte 2025). Si focalizzerà sulla raccolta e conservazione di erbe spontanee del territorio. La comunità creerà un atlante botanico con tecniche innovative di conservazione in resina, guidata da esperti botanici, cuochi e ricercatori. L’atlante sarà allestito all’interno del rifugio antiaereo preesistente ridando vita al tunnel lineare, che sarà abitato attraverso uno specifico allestimento dalle piante spontanee raccolte, esposte e illuminate.
  • Abitare il bosco: costruire spazi di comunità nella natura, con associazione Camposaz (estate 2025). Vedrà la partecipazione di studenti e giovani professionisti selezionati attraverso una call internazionale per la costruzione di piccoli manufatti architettonici in legno nell’area boschiva della Fondazione.
  • Luoghi in Ascolto: processo rigenerativo con gli abitanti, con associazione Manifattura Urbana (2025-26). Coinvolgerà la comunità in un processo di analisi e riprogettazione degli spazi urbani in nuovi luoghi di relazione e coesione sociale.

 

La sede della Fondazione Legler

La Legler è stata un’azienda tessile italiana fondata nel 1875 a Ponte San Pietro dalla famiglia svizzera Legler che, trasferitasi in Italia per ridurre i costi operativi, si specializzò nella lavorazione del velluto per passare negli anni sessanta alla produzione di tessuti per jeans, diventando una delle realtà più importanti del settore. La sua chiusura, nel 2000, ha lasciato un vuoto economico e sociale nei comuni che si erano sviluppati maggiormente grazie alla sua presenza Ponte San Pietro e Brembate di Sopra.

La produzione era ospitata all’interno di un complesso che oggi accoglie il Data Center Campus di Aruba, mentre altri edifici sono diventati residenze e attività produttive.

Circa 11.000 mq sono ora patrimonio della Fondazione Legler. Sono destinati alle attività della Fabbrica della Cultura, un centro di creazione e promozione culturale per la comunità locale con cui si vogliono avviare processi rigenerativi e ristabilire il legame con il territorio attraverso workshop partecipativi e attività comunitarie mirate.